A
Anisotropo: magnete avente una direzione preferenziale di orientamento del campo magnetico e lungo questa si ottengono i maggiori valori delle proprietà magnetiche.
B
(BH)max: il prodotto massimo di energia (BH)max è la massima energia magnetica immagazzinabile nel magnete. L’unità di misura è il kJ/m³ (KiloJoule su metro cubico) oppure il MGOe (Mega-Gauss-Oersted).
C
Campo Magnetico: è la regione dello spazio in cui si manifestano le line di forza d’attrazione e repulsione generate da un magnete o da una spira attraversata da corrente elettrica.
Ciclo di Isteresi: le proprietà delle sostanze ferromagnetiche sono descritte dal ciclo d’isteresi e permette di rilevare le grandezze magnetiche del materiale come l’Induzione residua Br, la Coercività Hc e il prodotto massimo di energia (BH)max.
Circuito magnetico: è un circuito entro al quale si induce un campo magnetico per mezzo di uno o più magneti permanenti, è solitamente realizzato con materiali ferromagnetici e possono essere presenti delle piccole interruzioni, detti traferri. Le leggi che governano i circuiti magnetici sono del tutto simili a quelle dei circuiti elettrici.
Coefficiente di temperatura: è la variazione della induzione residua Br o della Coercitività Hc che si ottiene al variare della temperatura di esercizio del magnete.
D
Densità: è comunemente usato impropriamente come sinonimo di peso specifico, è il rapporto tra la massa e il volume del campione di materiale ed è espresso in Kg/m3 o g/cm³.
Densità di flusso: è rapporto tra il flusso dell’induzione magnetica B e la superficie A di attraversamento.
Direzione preferenziale di magnetizzazione: se nel processo produttivo i domini vengono orientate in una stessa direzione preferenziale il magnete ha caratteristiche Anisotrope e con l’operazione di magnetizzazione esprime i maggiori valori magnetici nella direzione preferenziale.
F
Flusso magnetico: è il flusso dell’Induzione magnetica B attraverso una superficie A, si misura in Weber, esso dipende dall’angolo delle linee di campo, dalla permeabilità magnetica e dalla grandezza della superficie stessa.
Flussometro: è lo strumento di misura del flusso magnetico e della densità del flusso.
Forza coercitiva: è il valore di intensità del campo necessaria per smagnetizzare il magnete riducendo l’induzione B=0 (HcB) oppure la polarizzazione intrinseca J=0 (HcJ), si misura in KA/m o Oe.
I
Intensità del campo magnetico H: grandezza che stabilisce come viene sollecitato un materiale sottoposto ad un campo magnetizzante, unità di misura A/m.
Induzione magnetica B: è la grandezza che definisce il valore del campo magnetico di un materiale, si misura in weber/m².
Isotropo: magnete non avente una direzione preferenziale di orientamento del campo magnetico e presenta minori valori delle proprietà magnetiche rispetto ai magneti Anisotropi.
M
Magnetizzazione: si utilizzano i Magnetizzatori, apparecchiature di vario tipo in grado di generare campi magnetici di elevata intensità, che convogliati in particolari bobine, magnetizzano per induzione il magnete a saturazione nella direzione del campo applicato.
O
Oersted: unità di misura (Oe) della intensità di campo coercitivo H nel sistema CGS.
P
Perdite irreversibili: il magnete perde completamente le caratteristiche magnetiche, non più recuperabili, se sottoposto a elevate temperature superiori alla temperatura di Curie o a temperature molto basse, che caratterizzano i diversi tipi di materiale.
Perdite reversibili: se il magnete è sottoposto a temperature che non superano la temperatura massima di esercizio si hanno delle lievi perdite che si annullano riportando il magnete alla temperatura ambiente.
Permeabilità: esprime la capacità del materiale a lasciarsi attraversare dal flusso magnetico, maggiore è questo valore nei materiali ferromagnetici, maggiore è l’attitudine del materiale alla magnetizzazione anche con campi magnetizzanti ridotti.
Polo magnetico: è la superfice del magnete dalla quale escono le linee di flusso del campo magnetico e curvandosi ritornano all’altro polo del magnete, formando un circuito chiuso. Per convenzione le linee di flusso vanno dal polo Nord al polo Sud.
Punto di lavoro: punto della curva di smagnetizzazione che rappresenta i valori della densità di flusso B e del campo coercitivo H del magnete operante nel circuito magnetico di lavoro.
R
Riluttanza: è la resistenza che il flusso magnetico incontra nell’attraversare i materiali del circuito magnetico o l’aria.
Rimanenza o Induzione residua: è il valore di induzione Br che il magnete conserva quando viene annullato il campo magnetizzante., unità di misura Tesla (T) oppure Gauss (G).
Saturazione: con l’operazione di magnetizzazione a saturazione si ottengono i valori massime delle proprietà magnetiche del materiale.
Smagnetizzazione: diminuzione della condizione di magnetizzazione applicando un campo d’intensità H opposta alla direzione di magnetizzazione iniziale. La smagnetizzazione parziale o totale può avvenire anche sottoponendo il magnete ad un’elevata o bassa temperatura: sarà parziale ma reversibile quando si supera la temperatura massima di esercizio e totale quando si supera la temperatura di Curie dei materiali.
T
Temperatura di Curie: temperatura alla quale un materiale ferromagnetico perde le sue proprietà magnetiche.
Temperatura massima di esercizio: è la temperatura più elevata alla quale un magnete può operare senza che si abbiano perdite irreversibili delle proprie caratteristiche magnetiche.
Tesla: unità di misura (T) della densità di flusso magnetico o induzione magnetica.
Traferro: è lo spazio occupato da materiale amagnetico posto tra gli elementi di un circuito magnetico e costituisce un ostacolo al passaggio del flusso magnetic. L’induzione magnetica nel traferro è tanto maggiore quanto minore è il valore del traferro.
W
Weber: unità di misura (Wb) del flusso magnetico