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Andamento materie prime, cosa sta succedendo?

Magneti in Neodimio, aggiornamento e previsione sul costo delle materie prime. 

Cosa sta succedendo sul mercato delle materie prime? Come si sono evoluti i costi delle materie prime impiegate nella produzione dei magneti permanenti in terre rare negli ultimi 12 mesi e negli ultimi 10 anni? Cosa ci si può attendere accadrà nei prossimi mesi? Proviamo a comprendere quanto accaduto e ipotizzare come si muoverà il mercato.

 

Come si sono evoluti i costi delle materie prime impiegate nella produzione dei magneti permanenti in terre rare? Una panoramica sull'andamento negli ultimi 12 mesi, e una visuale sull'ultimo decennio, dei costi degli elementi impiegati per la produzione di magneti in Neodimio.

I magneti al neodimio sono costituiti da una lega di Neodimio, ferro e boro. Il neodimio è uno degli elementi più importanti della famiglia delle terre rare al giorno d'oggi.

In questi mesi, come per numerose altre materie prime, abbiamo assistito a un forte apprezzamento dei principali elementi che compongono i magneti permanenti. Vediamo, con specifico riferimento ai magneti in NdFeB, cosa è accaduto e proviamo a comprendere cosa potrebbe avvenire nel breve e medio termine.

Di seguito i grafici relativi all’andamento del costo delle materie prime degli ultimi 18 mesi e a partire dal 2010:

grafici andamento

A partire dalla metà di Novembre 2020 il costo del PrNd è passato da valori di circa 440 RMB/kg a valori che oggi per la orima volta nell'ultimo decennio hanno raggiunto la soglia di 1000 RMB/kg. I motivi di questo trend sono numerosi e di non semplice interpretazione, e sembrano riconducibili:

  • a un effettivo corrente squilibrio tra domanda e offerta
  • al percorso di graduale decarbonizzazione che favorirà un crescente e sempre più largo impiego delle terre rare in motori ad alte prestazioni
  • alla introduzione della China National Export Law e altre normative sui materiali in terre rare considerate risorse strategiche.
  • alle limitazioni poste da Paesi del Sud Asia da cui la Cina si approvvigiona, come Vietnam e Myanmar, che hanno introdotto dei limiti alle esportazioni o che stanno vivendo una fase di tumulti interni
  • a una forte attività speculativa
  • alla ingente quantità di denaro immesso sul mercato e alla prevista ripresa economica

Purtroppo è estremamente complicato prevedere cosa accadrà nelle prossime settimane, ma ci si attende che fino all'inizio del 2022 questo trend non si arresterà, complice l'avvicinarsi del Capodanno Cinese che si accompagna a un peak produttivo.

Per qualsiasi supporto vi invitiamo a scriverci a info@odbmagneti.com.

 

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